Arredare un Open Space

Come arredare la zona giorno open space

La zona giorno è certamente il luogo più importante e vitale della casa. È il punto della casa dove si trascorre la maggior parte della giornata è il luogo dello stare insieme in famiglia, con gli amici è quindi anche il luogo dell’accoglienza degli ospiti. Per tanto una buona progettazione può fare la differenza in termini di confort, praticità e bellezza. Fino a qualche anno fa la zona giorno era formata da più ambienti: ingresso, cucina, tinello e soggiorno, la cucina era relegata in uno spazio a sé stante e la sua funzione era principalmente la preparazione dei cibi. Oggi lo spazio dedicato alla cucina è sempre più valorizzato ed è diventato l’ambiente principale nell’arredamento di un open space. Ma chiediamoci cosa si intende per Open Space? Open Space è un termine inglese che tradotto in italiano significa spazio aperto. Più correttamente si definisce Open Space un unico spazio in cui convivono più ambienti con funzioni diverse ma complementari e suddivisi a zone. La progettazione di un arredamento per un Open Space, richiede uno studio approfondito degli spazi, della disposizione degli arredi e dello stile da adottare. Essendo uno spazio unico privo di pareti divisorie, questo tipo di ambiente deve essere concepito per un utilizzo polifunzionale. Prima di acquistare i mobili per l’arredamento di un Open Space è importante porsi alcune domande:

  • Da chi verrà utilizzato?  
  • Da quante persone?
  • Quale ambiente sarà più importante? La cucina o la zona living?  
  • Quali sono le abitudini e lo stile di vita di chi lo abiterà?                                                                             

Quale stile e quali materiali scegliere per l’arredamento di un open space

L’ arredamento ideale adatto a questo tipo di ambiente deve essere in grado di far percepire a chi lo abiterà, una sensazione di uno spazio ampio e accogliente. Per fare ciò è conveniente non eccedere troppo con l’utilizzo dei vari complementi di arredo perché si rischierebbe di creare un senso di affollamento che potrebbe inficiare anche sulla libertà di movimento di chi ne usufruirà .I mobili che compongono un open space devono essere coordinati fra loro per far sì che si crei un dialogo a 360° tra i vari elementi, si possono utilizzare divani con libreria integrata o bifacciali, librerie bifacciali o con porta tv girevole, tavoli o consolle, isole e banconi snack inseriti nel top, madie ecc. La combinazione dei colori e dei materiali è fondamentale, per tanto utilizzare una palette di tre (quattro) colori o materiali è la scelta migliore. Optare per colori chiari come il bianco, il grigio, il panna o il tortora è la via più sicura per avere un giusto equilibrio tra gli arredi e l’ambiente circostante, inoltre se si vuol dare un tocco di contrasto e risaltare un determinato ambiente si può optare per un tocco di colore più accentuato su una parete. Lo stile dell’arredamento di un open space può spaziare da quello classico moderno, al contemporaneo, al vintage,  all’industrial,al shabby chic. L’importante è che lo stile scelto sia lo stesso per tutti gli ambienti così da creare una continuità e un’armonia tra le differenti zone. Tuttavia lo stile più utilizzato è lo stile moderno o minimal in quanto caratterizzati da linee pulite ed essenziali senza fronzoli che conferiscono all’ ambiente una sensazione di ampiezza e luminosità. 

Come ottimizzare gli spazi in un open space

In un open space confluiscono più ambienti con funzioni diverse, per creare un buon equilibrio tra le aree che lo compongono si consiglia una suddivisione a zone. In tal senso per alcune aree resta l’esigenza di avere una delimitazione più netta ed una maggiore autonomia rispetto al resto degli ambienti magari con l’utilizzo di una differente pavimentazione per distinguere le diverse mansioni, ad esempio un pavimento in gres porcellanato nella zona cucina e un pavimento in parquet nella zona living, piuttosto che creare una zona rialzata tipo pedana con un corrispondente controsoffitto che copra la stessa area. La percezione visiva tra gli ambienti di un open space è fondamentale per non snaturare le sue caratteristiche , se si preferisce una separazione più definita si  possono utilizzare alcuni espedienti come l’ uso di pareti con telaio in metallo e vetro, porte scorrevoli a vetro che consentono di delimitare la zona cucina dalla zona living senza perdere l’effetto di ambiente unico consentendo di mantenere il passaggio della luce e  impedendo agli  odori e al rumore causato dagli elettrodomestici di entrare nella zona living. Un bancone ad isola o una penisola che distingua la zona cucina dalla zona living ,anche l’ uso di librerie meglio se bifacciali, sono utili  per delimitare la zona giorno dalla zona cucina, esse possono essere caratterizzate da una parte inferiore con ante adibite al contenimento di oggetti di uso quotidiano come piatti , stoviglie ecc. e una parte superiore aperta con mensole su cui poggiare soprammobili e libri, si possono utilizzare anche elementi divisori  composti da una serie di listelli in legno a tutta altezza o posizionati su un muretto, entrambe le  soluzioni fanno intravedere gli  ambienti creando un effetto vedo non vedo. Un modo più leggero per definire determinate aree è l’utilizzo di un tappeto che può essere utilizzato in corrispondenza del divano per definire la zona relax, oppure per contenere il tavolo con le sedie nella zona pranzo. Per indicare la zona adibita alla cucina si possono utilizzare anche dei quadri o stampe ispirati all’arte culinaria.

Per rendere la zona giorno ancora più gradevole è opportuno creare delle zone a isola indipendenti collegate fra loro mediante l’apporto di complementi d’ arredo. Per esempio nella zona dei divani sipotranno aggiungere dei tavolini davanti e un tappeto che li contenga così da creare una piacevole zona relax, oppure se lo spazio non è sufficiente si può aggiungere una poltroncina o un pouf.

Il posizionamento del divano in un open space

Il divano in un Open space è un elemento essenziale, per tanto va scelto con attenzione e in funzione del ruolo che dovrà assolvere, affinchè non sia da intralcio e possa adattarsi bene alle dimensioni della stanza. Il divano più utilizzato per questo tipo di ambientazione è quello ad “elle” ad angolo con penisola, ma nel caso che i metri quadri non siano sufficienti va benissimo anche un divano lineare a due o tre posti, l’importante è che entrambi siano rifiniti su tutti i lati. In un ambiente di dimensioni importanti la collocazione più utilizzata è quella al centro stanza con l’ aggiunta di un tappeto che abbia le stesse dimensioni del divano, questa soluzione svolge  soprattutto una funzione divisiva  tra l’area cucina e la zona living, in questo caso il modello ideale è quello con piedini e schienale alto, se invece  si predilige un ambiente più soft in cui la visuale possa spaziare in tutte le direzioni ,si può optare per un sofà con schienale più basso , se si vogliono utilizzare entrambi i lati è possibile inserire modelli con schiena bifacciale. Il divano lineare a tre posti resta comunque il modello più versatile, esso può essere collocato a centro stanza ma anche in corrispondenza delle pareti attigue Nel caso in cui il divano è posizionato di spalle ad una parete vetrata o porta scorrevole è importante che tra il retro del divano e la divisione ci sia uno spazio di almeno 70/80 cm.

Il posizionamento del divano in relazione alla zona pranzo

Nella zona pranzo è importante che il divano non interferisca con il tavolo, infatti il tavolo con le sedie avendo un’altezza superiore a quella del salotto affinchè non si copra la visuale di chi è seduto, andrebbe posizionato alle spalle del sofà, se ciò non è possibile può essere collocato anche davanti ma in posizione decentrata per salvaguardarne l’aspetto estetico e per permettere un minimo di visibilità. Se lo spazio lo consente, è possibile utilizzare una madia accostata alla parte posteriore del divano in contrapposizione al tavolo, in modo da definire meglio la zona pranzo dalla zona relax, un’altra alternativa sono i divani con libreria integrata sulla parte posteriore. Se lo spazio è sufficientemente grande è possibile creare una zona conversazione con l’utilizzo di due divani posti in maniera parallela e una illuminazione studiata che la caratterizzi dando l’idea di un angolo relax.

Il posizionamento del divano in relazione al televisore

Essendo l’Open space un ambiente polifunzionale è importante pensare alla maggior parte dei casi in cui è presente la tv. In tal caso la posizione migliore del sofà è quella frontale al televisore ma tenendo presente la distanza ideale in relazione alle dimensioni dello schermo. Quando si posiziona il divano di fronte alla televisione bisogna tener conto anche delle fonti di luce che possono causare fastidiosi riflessi, pertanto è importante che sia difronte che dietro al televisore non ci siano finestre. L’ ideale è che la finestra si trovi lateralmente alla posizione del divano.

La cucina open space quale scegliere?

Il modello per antonomasia di cucina Open space è quello a “Isola”. La cucina Open space ad isola è composta da un blocco centrale completo di un piano cottura, di un lavello, di una cappa aspirante a sospensione o integrata sul piano ad induzione. Questo tipo di cucina richiede un’attenta valutazione degli spazi, la profondità minima di un’isola dovrebbe essere di almeno 60 cm, nel caso in cui viene adibita a zona operativa cioè con elettrodomestici inclusi e con lo spazio utile per poter consumare snak e piccoli pranzi, la misura ideale in profondità deve essere di 90/120 cm.  Inoltre bisogna tener conto anche dello spazio nell’area circostante all’ isola che non deve essere al disotto di cm 100/120 per lato. Quanto si pianifica l’acquisto di una cucina ad isola vanno considerati anche i lavori per poter portare la tubazione per gli allacci idrici, per l’impianto elettrico e la possibilità di poter installare una cappa a soffitto, se ciò non è possibile o si vuol evitare di fare questi lavori, si può decidere per l’inserimento di un piano cottura ad induzione che richiede solo l’alimentazione elettrica. Se lo spazio per l’isola non è sufficientemente ampio si può optare per un bancone con dimensioni più ridotte da utilizzare come piano colazione o per pranzi veloci e con l’inserimento di sgabelli. Una soluzione alternativa alla cucina open space ad isola, è la versione a penisola che ha molte caratteristiche in comune ma con la differenza che ha un lato collegato al muro. Questo design è molto apprezzato per la sua versatilità in quanto può essere utilizzato anche per ambienti con dimensioni più piccole. 

Nel caso in cui per motivi di spazio, non è possibile utilizzare le due soluzioni si può decidere per una cucina ad “L” oppure per quella lineare.

Un’alternativa da tenere in considerazione per chi ha spazi ridotti e è la cucina a scomparsa.  Questo tipo di cucina si caratterizza per la sua capacità di nascondersi una volta che ha espletato le sue funzioni. Vengono utilizzati sistemi con meccanismi di chiusura ed apertura per fare sì che gli elettrodomestici e gli elementi della cucina vengano nascosti quando non vengono usati. Inoltre risolve anche il problema dell’ordine in quanto grazie alle ante a scorrimento è possibile nascondere perfettamente tutto dando una percezione di ordine. Quando le ante sono chiuse, il design dell’insieme risulta perfettamente lineare, quando sono aperte, le ante si nascondono, rientrando nei lati della struttura, senza nessun ingombro.

Le cucine con ante a scomparsa, oltre a migliorare l’estetica dell’ambiente, lo fanno sembrare anche più pulito e ordinato.

I vantaggi e svantaggi di una cucina a vista

Il vantaggio in primis di una cucina Open Space è quello di avere uno spazio ampio e luminoso e grazie alla mancanza di pareti divisorie e all’ utilizzo di colori chiari, anche un ambiente piccolo diventa più spazioso.

In un Open space si hanno effetti positivi anche nella socializzazione tra le persone, infatti si può chiacchierare con i familiari mentre si è intendi a cucinare o aiutare a svolgere i compiti ai ragazzi, si possono intrattenere gli ospiti mentre si svolgono le mansioni domestiche o piuttosto scambiare due chiacchiere con gli amici bevendo un caffè.

Passando agli svantaggi, bisogna tener conto di alcuni fattori che in parte possono rivelarsi risolvibili.

Un problema delle cucine a vista è la diffusione degli odori, in quanto essendo un ambiente aperto gli odori durante la preparazione dei pasti si diffondono nell’ ambiente circostante.

Un altro svantaggio è causato dal rumore degli elettrodomestici che possono infastidire chi magari sta vedendo la televisione, sta leggendo un libro o durante una conversazione con gli ospiti.

Come già descritto in precedenza queste problematiche possono essere risolte adottando dei semplici accorgimenti come l’utilizzo di una porta scorrevole a vetro che può essere chiusa quando si è intendi a cucinare e quando si utilizzano elettrodomestici rumorosi come la lavastoviglie, il forno piuttosto che il frullatore.

Un altro fattore importante è l’ordine in cucina, essendo tutto a vista in cucina bisogna tenere tutto in ordine evitando di lasciare tracce di sporco sul piano o stoviglie sporche.

Per concludere un problema da non sottovalutare è la mancanza di privacy , in quanto essendo un ambiente aperto il livello di intimità viene a mancare.

L’importanza degli elettrodomestici in un open space

Gli elettrodomestici in una cucina open space hanno un ruolo da protagonisti.

La cucina open space è aperta senza barriere e in continuità con la zona living, per tanto è opportuno che gli elettrodomestici da inserire uniscano ottime prestazioni, una tecnologia avanzata  un bel design e abbiano un basso livello di rumorosità.

Un ruolo di primaria importanza lo riveste la cappa in quanto deve assolvere all’ abbattimento degli odori che si formano durante la cottura, così da limitarne la diffusione nell’ ambiente living.

Una buona soluzione può essere la cappa integrata nel piano cottura ad induzione , in alternativa si può utilizzare una cappa incassata al soffitto, nel caso di una cucina open space  con penisola si può utilizzare una cappa di design a parete.

L’ingresso in un open space

Fino a pochi anni fa, l’ingresso di un appartamento era un ambiente a sé delimitato da pareti, il cui compito era di separare come una sorta di filtro il dentro dal fuori. L’ arredamento di questa stanza era per lo più composto da una piccola consolle utile anche come svuota tasche, una specchiera e un attaccapanni.

L’ ingresso open space è caratterizzato dalla totale assenza delle pareti per tanto, chi entra viene direttamente catapultato o nella zona living piuttosto che nella cucina.

Esistono svariati modi per arredare un ingresso open space in questo articolo vi proponiamo alcuni esempi e consigli.

Un metodo possibile è l’utilizzo di specchi. L’utilizzo di uno specchio che abbia dimensioni importanti può creare una sorta di elemento divisorio ma , nel contempo amplia la percezione dello spazio dando la sensazione di trovarsi in un ambiente più grande ma che in realtà non lo è. 

L’utilizzo di elementi divisori come una parete composta da listelli in legno a tutt’ altezza che oltre a conferire un effetto visivo vedo non vedo, può essere arricchita mediante l’apporto di ganci per appendiabiti, una mensola svuota tasche o una piccola consolle per uso contenitivo, si può utilizzare  una libreria bifacciale o nel caso lo spazio è di dimensioni maggiori si può optare per  un ingresso a parete con armadio guardaroba, scarpiera e specchio .

Se lo spazio è di piccole dimensioni è possibile l’utilizzo di un attaccapanni in prossimità dell’ entrata, se invece si vuole solo un piano di appoggio , si può optare per un mobile consolle o una mensola alle quali si può aggiungere uno specchio decorativo.

Ricordiamoci che l’open space è un ambiente multifunzionale pertanto è fondamentale che le  zone che le compongono siano collegate tra loro in modo funzionale e armonico e quindi nel caso dell’ ingresso il nostro consiglio è quello di utilizzare elementi utili a nascondere gli oggetti di uso quotidiano per tanto l’ arredo ideale sarebbe quello di utilizzare elementi chiusi come guardaroba per uso cappottiera e  borse e pensili con anta per uso svuota tasche.

Esempi di piante e progetti di Open space

Arredare un mini Open space è possibile soprattutto se l’ambiente da arredare è a pianta rettangolare. In questa soluzione, troviamo una cucina lineare in cui si evidenzia la zona cottura e lavaggio, a seguire una colonna forno, una colonna frigo e per finire un elemento terminale a giorno  posizionato in corrispondenza della porta di ingresso, la sua funzione è sia per uso contenitivo in cui riporre oggetti vari , ma soprattutto svolge una funzione filtrante di alleggerimento  per chi entra di trovarsi direttamente in cucina. Nel restante spazio si è ricavato una piccola zona living composta da un divanetto a due posti posizionato di fronte al mobile porta tv e alle sue spalle troviamo un tavolo rettangolare allungabile e quattro sedie.

In questo esempio abbiamo una pianta a forma irregolare formata da una parte più ampia sul lato destro frontalmente all’ entrata e un lato più piccolo su lato sinistro. In base alla tipologia della stanza si è pensato ad una disposizione degli spazi in tre aree. A centro stanza troviamo la zona pranzo composta da un tavolo rotondo e quattro sedie che divide come uno sparti acque la zona  relax dalla zona cucina. La zona living è composta da un divano a due posti, un tappeto su cui è stato posto un tavolino e frontalmente al divano un porta tv con funzione girevole. Nella parte sinistra della stanza è stata progettata una cucina a “C” con penisola utile sia per la di preparazione dei cibi grazie alla presenza di un piano cottura e con l’inserimento di due sgabelli permette di consumare snack e pranzi veloci per uno o due persone.

Come si evidenzia dalla pianta di questo open space, in prossimità dell’entrata si è riusciti a creare un piccolo disimpegno per uso cappottiera e scarpiera.

L’ ambiente è suddiviso in due aree comunicanti e funzionali con al centro un tavolo rotondo allungabile con quattro sedie, sul lato destro si è optato per l’inserimento di una cucina ad angolo con terminale a giorno posizionato sulla parte finale dell’angolo, in continuità con l’ingresso utile a schermare la zona cucina. Sul lato sinistro della porta di entrata troviamo la zona living composta da un divano con penisola, un tappeto e una coppia di tavolini che definisce idealmente la zona relax e sul lato opposto al divano trova la giusta collocazione un mobile contenitore porta tv.

In questa ambientazione dalle dimensioni più ampie, partiamo dalla zona dell’ingresso in cui si evince che la porta di entrata è posizionata al centro della stanza. Questo vincolo ha permesso di scegliere su quali pareti collocare i mobili della cucina, la zona living e l’ingresso.

Sul lato sinistro della pianta è stata inserita una cucina ad angolo in cui troviamo la colonna con frigo incassato, la colonna forno, la zona cottura, la zona lavaggio e a finire in corrispondenza dell’ingresso una colonna dispensa e un elemento terminale a giorno con ripiani in cui è possibile riporre le chiavi e altri oggetti. Sulla parete successiva alla porta d’ ingresso sul lato sinistro sono stati posizionati degli armadi e una scarpiera. La zona living è composta da un divano lineare a tre posti collocato tra   le due finestre, un tappeto con sopra due tavolini e una parete attrezzata con porta tv. Di fronte alla cucina troviamo un tavolo rettangolare allungabile con quattro sedie.

Questa proposta di arredo si sviluppa in un ambiente di dimensioni più importanti. Grazie alla mancanza di un ingresso diretto è stato possibile suddividere lo spazio in due zone, la zona cucina e la zona living. Come si può notare dalla pianta le pareti perimetrali sono quasi del tutto caratterizzate dalla presenza di finestre e porte, le uniche zone utili sono quelle corrispondenti alle due pareti adiacenti che formano un ampio angolo, per questo si è pensato di utilizzarlo per formare la zona relax mediante l’inserimento di un divano ad angolo, un tappeto, un tavolino e una grande parete attrezzata con porta tv. La cucina è di tipo lineare con un’ampia isola frontale, che si sviluppa parallelamente alla lunghezza della cucina ed è caratterizzata dalla presenza di una zona cottura e lavaggio, un piano snak con tre sgabelli e grazie alla sua lunghezza è utile anche come piano di appoggio per piatti e attrezzature varie per la preparazione dei cibi. A completare il tutto troviamo un tavolo allungabile con sei sedie.

Facebook
Twitter
LinkedIn

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

Sconti fino al 60%

Scopri la nostra selezione di mobili di qualità a prezzi scontati nella nostra sezione outlet!
Blog

Articoli correlati

La cucina componibile ieri e oggi

La cucina componibile è considerata da sempre la regina della casa. In questa sessione vogliamo dedicarle uno sguardo più ampio partendo da una breve sintesi

Come scegliere il materasso ideale

Trascorriamo circa un terzo della nostra vita a letto, per questo motivo riposare bene è fondamentale per la nostra salute del corpo e della mente.